albertocave wrote:
Il problema fondamentale, e così arrivo al nocciolo della mia questione, è questo:
In questo fottuto paese di merda fare i liberali è di moda.
Questo ha radici profonde...cioè, ci rendiamo conto? Sono 70 anni che è finito il fascismo e si sente ancora gente dare del fascista a qualcun altro. Come se dicessi che l'erboristeria non funziona e qualcuno saltasse fuori a darmi dell'inquisitore.
Basta creare un nemico, demonizzarlo, bollare la sua ideologia come fascista (anche distorcendola) e convincere tutti che la battaglia in corso va combattuta dal lato giusto, quello progressista.
Come dicevo è schifosamente di moda fare i liberali, e vedo questa "mobilitazione di massa" a favore dell'argomento del quale stiamo parlando, ne più ne meno di una strumentalizzazione della massa.
Un po come agli scioperi studenteschi, dove chiedendo ai ragazzi in corteo nemmeno uno sapeva cosa si stava facendo davvero.
Basta manifestare, far vedere di essere dalla parte "di moda" e sentirsi a posto. Un po come chi va in chiesa alla domenica e durante la giornata bestemmia, no?
Due sere fa ho avuto modo di parlare con alcuni ragazzi che conosco molto poco, per capire la loro posizione.
Prima cosa che è saltata fuori è stata "quei retrogradi del family day".
Il 90% delle persone è convinto che il pensiero diciamo "conservatore" voglia negare agli omosessuali qualsiasi diritto, fin quasi di esistere.
Ottima propaganda direi, ottimo muro d'odio.
Come dicevo, demonizzare l'avversario.
Così si creano fazioni, ci sono i buoni che siamo noi che vogliamo i gay e gli vogliamo tanto bene e ci sono i fascisti schifosi cavernicoli che vogliono costruire i ghetti e forse rifondare campi di concentramento per soli omosessuali.
E' questa la presa di coscienza che volete? E' questo l'uniformarci all'europa ed uscire da una mentalità chiusa dovuta alla presenza della chiesa?
E' invece proprio questo il punto da cui si dissociano alcuni omosessuali, non per il "meglio 1 ora che rischiare lo 0 perchè ho chiesto 2". La persona con la quale ho parlato mi ha detto questo, io mi dissocio perchè la lotta è condotta in modo sbagliato e toglie valore a ciò che vogliamo ottenere.
Difendere una coppia omosex non deve essere un fatto di moda, un fatto di "noi non siamo fascisti".
Deve essere una riflessione e una presa di coscienza su quella che è la realtà dei giorni nostri, sui rapporti sociali, sulle possibilità date dalla scienza e sull'etica del loro utilizzo.
Mai e poi mai una lotta per acquisire diritti dovrebbe essere una moda od un generatore di odio a prescindere.
Sta diventando una battaglia di ideologie, utile per inculcare nel cervello delle solite marionette CHE NON DOVREBBERO AVERE DIRITTO DI VOTO CRISTO SANTO (qui lo dico e poi rinnego) le solite pappardelle preconfezionate che ci propina la politica, sia a "destra" nei suoi ambiti sia a "sinistra" sempre molto prodiga in queste situazioni particolari.
Un po come la parola "omofobo" con la quale si bolla qualsiasi opposizione ad una idea omosex, qualsiasi essa sia. E' diventata il nuovo "fascista", parola usata ed abusata.
Tanto che ho sentito da più di una persona che "omofobo è chi non vuole che i gay si sposino".
Quello che odio, per arrivare alla conclusione, è la strumentalizzazione di un problema per farlo diventare lotta politica e lotta di classe. L'abuso di una condizione per fare proselitismo politico, lasciando cadere un problema reale nel baratro dell'ignoranza, della falsa informazione e della pecoraggine.
Questo è ciò contro cui si battono gli omosessuali dei quali ho parlato, e ciò che odio vedere anche io e che mi fa dubitare sempre più di questa richiesta assillante di un diritto (quello al matrimonio) che nessuno vuole negare e di un altro (quello dell'adozione) che è approvato in 8 nazioni in europa e 9 in totale nel mondo, con aggiunta di 4 se parliamo di stepchild, non trovando quindi tutta questa urgenza nell'uniformarci al resto del mondo che in realtà non ha ancora preso una posizione
giusto, ma purtroppo quasi tutte le discussioni sono cosi ormai, a partire dalla politica stessa....avrai sicuramente sentito in giro gente inneggiare ad una "rivoluzione armata" (ma lo sanno cos'è una rivoluzione armata? lo sanno cosa vuol dire avere una guerra civile in casa? per cosa? avere un cellulare più figo? sicuramente questo paese a tanti problemi ma per ora viviamo bene non dobbiamo manco pensare nel anticamera del cervello di ucciderci a vicenda....) alla fine è sempre la stessa cosa, sono estremismi di qualsiasi pensiero, e il vero problema è che questa gente è solitamente la minoranza ma fa casino come la maggioranza.... purtroppo è un problema che va di pari passo con l'emancipazione delle masse e non ci si può fare granché a parte cercare di sensibilizzare sugli argomenti il più possibile... (alcuni risolverebbero il problema tornando al totalitarismo vedi i putinboy, ma non credo sia una soluzione no?)